La voce delle Sorelle Landra

Ci è sempre piaciuto dire la nostra sui miti veri e falsi della cucina

La pianta miracolosa

 

 

di Margherita e Laura Landra

 

La moringa, il nuovo superfood che ha scalzato avocado, zenzero, curcuma e pandano, è la parola più cercata di Google negli ultimi cinque anni.

Antinfiammatorio, combatte il colesterolo cattivo e abbassa la glicemia: anche il mondo occidentale, considera ormai questa pianta come miracolosa!

La moringa è un albero soggetto a studi in diverse parti del mondo e c’è chi ritiene che ogni giardino dovrebbe possederne una. Albero originario dell’India settentrionale, cresce in quasi tutti i tipi di terreno, anche in condizioni di elevata aridità, perciò è una risorsa per le popolazioni che abitano nelle aree secche spesso soggette a carestie.

Tutto è commestibile dell’albero della moringa: corteccia, baccelli, fogli e radici ma solitamente viene proposta sotto forma di polvere che viene ricavata dalle foglie e dai semi della specie Oleifera che vengono essiccati e finemente macinati.

La medicina ayurvedica apprezza la moringa da lungo tempo, ritenendola in grado di proteggere da 300 malattie; più recentemente la comunità scientifica moderna ha iniziato a validare le proprietà di questa pianta che contiene 9 amminoacidi essenziali, 27 vitamine, 46 antiossidanti diversi e molti sali minerali. La moringa contiene il doppio delle proteine presenti in uno yogurt, quattro volte la vitamina A contenuta dalle carote che previene le infezioni e mantiene in salute occhi e vista, tre volte il potassio delle banane, il quadruplo del calcio che ci fornisce il latte, sette volte la vitamina C presente nelle arance e vitamina E in abbondanza che protegge la nostra pelle e gli organi dall’invecchiamento e dall’azione dei radicali liberi: ecco perché le pubblicazioni scientifiche su questo argomento, si contano ormai a centinaia.

Già antichi romani, greci ed egizi arricchivano la loro alimentazione con la moringa che è il cibo più nutriente disponibile per paesi come Malawi, Senegal e India: la produzione di questa pianta può aiutare la popolazione mondiale ad ottenere un controllo sulla propria alimentazione.

La moringa si è guadagnata l’appellativo di superfood dalla FAO che la considera un’importante coltivazione tradizionale e un alimento davvero benefico infatti, resiste benissimo alla siccità, senza perdere le sue proprietà nutrizionali: ne raccomanda il consumo alle donne incinte, in fase di allattamento e ai bimbi piccoli grazie ai suoi particolari nutrimenti.

Il sapore della moringa è piacevole e si possono mangiare tutte le sue parti: i fiori sono ricchi di carboidrati e hanno un buon sapore, le foglie, utilizzate per produrre succhi, hanno sapore leggermente piccante, i frutti dalla forma di baccelli verdi, hanno sapore simile ai fagioli mentre le radici ricordano un po’ le carote. In agricoltura le foglie della moringa sono utili come fertilizzanti e fungicida e servono da foraggio per gli animali. Il legno invece può essere utilizzato come legna da ardere o per la produzione di carta di alta qualità.

Ora che si è scatenato il fanatismo per questo super cibo, è possibile trovare la moringa in erboristeria sotto forma di polvere così da poter realizzare succhi, estratti o infusi oppure utilizzarla come condimento: è benefica per prevenire l'invecchiamento grazie alle sue proprietà antiossidanti, protegge la vista e viene utilizzata anche per la cosmesi per attenuare le macchie della pelle. Inoltre, non è da sottovalutare il potentissimo potere afrodisiaco di questa pianta.

Un recente studio pubblicato sul Journal of Food Science and Technology ha evidenziato che la moringa è in grado di abbassare i livelli di zucchero nel sangue e nelle urine e si è si è scoperto che migliora i valori di emoglobina e proteine nei soggetti diabetici, in particolare per chi soffre di diabete mellito. Le sue proprietà antinfiammatorie sono molto utili in caso di infezioni dell’apparato respiratorio, contribuisce alla riduzione del colesterolo nel sangue ed aumentando il numero di globuli rossi nel sangue, facilita l’assorbimento del ferro risultando quindi funzionale in caso di anemia.

La moringa è benefica per gli attacchi di asma perché è in grado di ridurne frequenza ed intensità; grazie all’elevato contenuto di calcio e fosforo, è indicata in caso di fratture ossee e l’olio ottenuto dai semi dei frutti è un tocca sana per i capelli stimolandone la crescita e proteggendoli dagli agenti ambientali.

Sarà per tutte queste caratteristiche che, pare, Fidel Castro avesse una piantagione privata dalla quale pizzicare la pianta miracolosa? L’ex leader cubano ne elogiava le caratteristiche curative e la considerava la soluzione alla lotta alla denutrizione: Cuba ha investito in acri e acri di moringa piantati e campioni di semi di diversa varietà sono stati forniti agli istituti di ricerca agricola del paese per conoscerne al meglio il potenziale.

Dall’albero della moringa pendono dei curiosi elementi verdi che ricordano le zucchine, sono i baccelli che insieme ai semi della pianta sono molto utili, anche, per la purificazione dell’acqua: nei paesi in via di sviluppo viene utilizzata per la sua azione di contrasto dei germi e dei batteri così da renderla potabile.

Già nell’Antico Egitto i semi di moringa venivano utilizzati per risolvere il problema dell’acqua torbida; più recentemente le ricercatrici Sue Nelson e Marlene Rau, hanno sottolineato come i semi una volta macinati siano fondamentali per rendere l’acqua potabile.

La purificazione dell’acqua avviene in due fasi e la moringa viene utilizzata nella chiarificazione che altro non è che la purificazione da minerali e batteri. Le studiose hanno stabilito che circa 50-150 mg di semi macinati servono per trattare un litro d’acqua e quindi, come regola empirica, la polvere di un solo seme dovrebbe essere sufficiente per un litro di acqua.

I ricercatori della Penn State University hanno identificato nei peptidi presenti nella moringa, la sostanza in grado di danneggiare le membrane cellulari dei batteri; l’Istituto Agrario dell’Università Federale di Minas Gerais ha condotto dei test di laboratorio che hanno evidenziato che la moringa può eliminare fino al 99% dei rifiuti presenti nell’acqua.

Sebbene la moringa sia nota come “l’albero miracoloso” di cui tutto è commestibile, è bene limitare il consumo delle radici che, contenendo spirochina, potrebbero influire sulla trasmissione nervosa.

Tramandata nei secoli come pianta dalle mille virtù, speriamo che negli anni duemila la scienza la innalzi a pianta fondamentale per risolvere la crisi alimentare mondiale e il problema del mancato accesso all’acqua potabile.

 

 


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